Meetup Ceriale in MoVimento: il Comune ha detto no alla casa dell’acqua pubblica

di Fabrizio Pinna – Il Meetup Ceriale In Movimento aveva mandato a Ceriale Lettera rifiuto Casa Acqua pubblicainizio gennaio una richiesta/proposta indirizzata all’amministrazione comunale per l’installazione di una casetta dell’acqua pubblica, già attiva in alcuni comuni del ponente savonese. Circa 20000 € il costo dell’investimento, che avrebbe poi consentito “un risparmio sia per le famiglie, sia in termini di riduzione dei rifiuti prodotti in un’ottica sempre di maggior rispetto per l’ambiente”.


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A metà febbraio, l’epigrafica risposta negativa: “Con la presente – si legge nella missiva firmata dall’assessore all’Ambiente Elisa Rotunno – si comunica che questa Amministrazione, al momento, non ritiene che esistano le condizioni per aderire alla proposta presentata”. Tradotto in parole semplici: nelle casse comunali non ci sarebbe la disponibilità economica, né – pare – ci sia alcuna volontà (“al momento”: sic!) di reperirla.

Una risposta che però ha lasciato insoddisfatti gli attivisti del Meetup Ceriale In Movimento, i quali ritornano oggi sulla questione. “Il Comune di Ceriale ci ha comunicato dopo ben oltre i 30 giorni previsti dalla Legge la volontà di non prendere in considerazione la proposta di installare una casa dell’acqua nel comprensorio comunale, senza indicarci i criteri secondo i quali tale proposta è, secondo loro, da scartare a priori”, spiega Rodolfo Sanna, portavoce del meetup grillino.

“A fine 2013 il Comune aveva 17000€ di avanzo di bilancio ed una delle priorità di spesa sono state le luminarie del pontile per l’ammontare di 10000€. Però non ritengono che installare una casetta dell’acqua nel territorio comunale del costo di 20.000€ che a lungo termine porterebbe addirittura introiti nelle casse comunali. Esiste da tempo una campagna nazionale di sensibilizzazione per l’installazione delle casette dell’acqua che tra l’altro sono state già installate nei comune di Pietra Ligure, Loano, Tovo San Giacomo ed Andora si appresta ad installarla”.

L’installazione di una casetta dell’acqua – ribadisce il Meetup Ceriale In Movimento – porterebbe innumerevoli vantaggi, tra cui la riduzione dei rifiuti, la riduzione delle immissioni di CO2 nell’atmosfera e il risparmio medio di 230€ a famiglia.

“Alla luce della direttiva Europea 2008/98/CE impone al 1° punto la prevenzione e di conseguenza pone come primo punto la riduzione della produzione di rifiuti, ci chiediamo allora cosa vuole fare per l’ambiente il nostro Comune?”, commenta Sanna: “Rimaniamo esterrefatti come l’attuale Amministrazione comunale sia refrattaria all’installazione di una casa dell’Acqua che oltre ad educare i cittadini al riuso, porterebbe sicuramente un vantaggio in termini di minori rifiuti prodotti ed in caso di riscontro particolarmente positivo da parte della cittadinanza si potrebbero valutare ulteriori iniziative volte all’obiettivo di ridurre rifiuti. Ricordiamoci che la media nazionale annua è di 613 kg/abitante mentre Ceriale si attesta a 888 kg/abitante, ben il 30% sopra la media nazionale”.