L’inchiesta sul gruppo Idv in Regione potrebbe giungere fino a Savona

di Sergio Bagnoli – Potrebbero interessare anche Savona, le ultime Punti interrogativielezioni comunali della “Città della torretta” e le tormentate vicende del Savona Calcio durante la gestione del presidente Andrea Pesce, le indagini relative allo scandalo dell’uso distorto dei fondi provenienti dal finanziamento pubblico ai partiti da parte dei consiglieri regionali dell’Idv.


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Come noto, la scorsa settimana, l’inchiesta è sfociata nella relegazione agli arresti domiciliari dell’ex Vice-presidente della Regione Liguria Nicolò Scialfa già preside del prestigioso Liceo Classico di Genova “Andrea D’Oria”. La vicenda pare intricata e ruota anche attorno al fallimento della gloriosa società calcistica ligure avvenuto a cavallo tra il 2011 ed il 2012. Non è assolutamente detto che dall’inchiesta che ha visto coinvolto Niccolò Scialfa cioè il numero due del Governatore della Liguria Claudio Burlando, a proposito quello odierno è il più grave scandalo che ha coinvolto la regione che si affaccia sul golfo di Genova dagli anni ottanta quando a finire in manette fu addirittura il Presidente Alberto Teardo, possano scaturire ulteriori risvolti penali che riguardino fatti accaduti in riva al Letimbro ma sicuramente da essi scaturisce un afrore che rappresenta un po’ la cartina di tornasole di come nella Seconda Repubblica si intendesse la gestione della cosa pubblica.

Di certi ci sono alcuni punti fermi: la figlia di Niccolò Scialfa pare fosse stata per un determinato periodo, almeno sino al suo fallimento, la centralinista, segretaria tuttofare, della Transitalia società di logistica genovese facente capo proprio a Pesce il quale in un secondo tempo rilevò il Savona Calcio confidando nell’arrivo al suo fianco di importanti sponsor che lo avrebbero finanziariamente aiutato a risollevare le gloriose tradizioni sportive della terza città ligure ed a riportare i biancoblu se non in serie B almeno in prima divisione. Come si sa i savonesi per poter aspettare di vedere la squadra tanto amata lottare in terza serie hanno dovuto aspettare quest’anno, quando ormai da tre anni Pesce non siede più nel Consiglio d’Amministrazione degli “striscioni” bianco-blu.

Voci molto insistenti a Savona ricordano che nel 2009 Pesce, con buone entrature nell’Idv come abbiamo visto, chiese all’onorevole del partito del “Gabbiano che vola” Giovanni Paladini, compagno di partito e marito dell’altro ex Vice- Presidente della Liguria Marylin Fusco anch’essa coinvolta in varie inchieste penali, di trovare munifici sponsor per il Savona Calcio e che in cambio l’onorevole di Piazza al Serchio gli chiese di appoggiare e finanziare la campagna elettorale di Elisa Di Padova, oggi Assessore allo Sport, alla Condizione giovanile ed all’Università in Comune a Savona.

Con più di una persona, parlando dei vertici liguri dell’Idv di cui faceva parte, ne era il Segretario regionale, Paladini, Pesce ebbe a lamentarsi per quel loro continuo batter cassa. L’onorevole Paladini, pure lui già dirigente calcistico di una gloriosa squadra dilettantistica genovese, il Pontedecimo, in merito smentisce categoricamente: “Escludo che Pesce o qualsiasi altro imprenditore possa aver finanziato la campagna elettorale della Di Padova. L’Idv se l’è pagata da sola”. La diretta interessata, cioè l’Assessore savonese, primo dei non eletti in Consiglio comunale nelle file del partito allora in mano a Di Pietro, è più incerta in merito rispetto a Paladini ed afferma di non ricordare bene.