Renziani-Nessun accordo sul nome del segretario ligure del Pd

brianodi Mary Caridi – Il segretario regionale del Pd uscente, Giovanni Lunardon, si frega le mani. Lui che alle primarie si è schierato con Gianni Cuperlo e ha perso potrebbe, se i renziani liguri non troveranno un accordo,  beneficiare delle loro divisioni. Come dire che hanno fatto vincere Matteo Renzi alle primarie, ma sono poi incapaci di portare un loro uomo alla segreteria del Pd ligure. La componente maggioritaria parte sì in ritardo e con un agguerritissimo Lunardon che può contare su una squadra coesa, ma subirebbe, nei fatti, una sconfitta davvero incomprensibile essendo maggioranza.


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Il fattore che ha messo il freno alla candidatura di Fulvio Briano partirebbe dalle affermazioni di un renziano doc, il sindaco di Savona Federico Berruti, che insieme allo stesso Briano è stato il fondatore dell’associazione Bing Bang. Segnalando il rischio di trovarsi con elezioni alle porte nel savonese senza un segretario provinciale in carica, ha di fatto azzoppato il candidato Briano, sindaco di Cairo. Il segretario provinciale del Pd savonese non è però un nome che si possa bruciare , senza conseguenze. Lui  è stato il coordinatore della campagna per Matteo Renzi nelle recenti primarie  contro Bersani e in ottimi rapporti con Luca Lotti, braccio destro di Renzi.

A Briano giungono le voci di un presunto tradimento di Berruti che avrebbe stretto un patto segreto  con Lunardon e teme che l’endorsement burlandiano espresso in certi termini possa averlo penalizzato. In mancanza di un sostegno unitario dell’area renziana è in evidente imbarazzo e disagio e vorrebbe chiamarsi fuori dalla corsa, dicendosi indisponibile a candidarsi. La Liguria sarebbe a questo punto una delle poche regioni in cui non ci sarà un segretario del partito democratico renziano.

Per sbrogliare il bandolo della matassa alcuni renziani sono in trasferta a Firenze per tentare di trovare la quadra. Scelta comprensibile, ma che per logica doveva essere  preceduta da  una riunione di tutti i renziani a Genova – scrive in un tweet Claudio Montaldo.

Mostrare le prime crepe nell’unità, è un danno anche d’immagine che i renziani non possono permettersi, e “regalare” il segretario alla componente che ha perso, anche se uomo preparato e stimato, non sarebbe affatto capita dai militanti ed elettori che votando Renzi hanno chiesto discontinuità e cambiamento.

Se su Briano non ci fosse il chiarimento necessario per una candidatura unitaria, potrebbero a questo punto riaprirsi i giochi, con l’ingresso sulla scena di  un altro nome, entrato e uscito velocemente nella prima fase delle trattative: quello di Nino Miceli. Ma anche queste sono indiscrezioni e mosse di una partita a scacchi che si è rivelata molto complicata. Il tempo però è poco ed entro marzo, come da statuto, dovrà esserci un nuovo segretario regionale.

Aggiornamento: la delegazione ligure a Firenze ( Paita, Burlando, Malfatti, Miceli) avrebbe trovato un accordo sul nome di Alessio Cavarra , sindaco di Sarzana che però si è preso 24 ore di tempo per decidere. Il dilemma è legato al fatto che il ministro Orlando è del suo stesso territorio, è cuperliano e appoggia Lunardon. Solo se Lunardon ritirasse la sua candidatura,  la strada per Cavarra sarebbe in discesa.